2.12.12

Linea di Pensiero 001

L'odore della terra bagnata di pioggia, il fieno umido; il suo odore, la sua pelle, i capelli. 
Per un momento ho creduto di essermi risvegliato al fienile esattamente come l'ultima volta: con lei nuda distesami accanto, con qualche oncia di fieno infilata nel culo, pagliuzze nelle orecchie, tra i capelli, niente di troppo piacevole, salvo che appunto, lei nuda lì accanto e Pips che scagazzava nel box. Poi ho riaperto bene gli occhi e lei c'era davvero, ma era vestita, e io non avevo pagliuzze sparse in corpo, Pips aveva già scagarazzato nel box e ho provato un gran senso di stordimento torbido, un gran bel mal di testa. Avevo male al petto e alla spalla e alla schiena e ce l'ho ancora ma è passabile, tra l'altro sono stato ricucito di recente, che pretendo? Mi va già di lusso. Avevo quasi scordato quello che è accaduto negli ultimi giorni: dalla bionda, cantante, vogliosa, al Roadhouse, al nabbo, pivello, sbronzo che poi mi sono ritrovato appresso sulla Valkyrja, con Williams e Baby Bob al seguito, prima che tra noi incorresse una amichevole conversazione sfociata in un tentativo di omicidio quasi andato a buon fine. Il fato mi arride. O per meglio dire ho culo da vendere perchè quella mi ha sparato quasi a bruciapelo ma la pallottola era una di quelle asociali, ostili al socializzare coi miei organi interni. Diciamo pure che per questione di centimetri, se fossi rimasto fermo a sorridere alla canna o mi fossi spostato nella direzione sbagliata, adesso non starei qui a farmi le pippe mentali sui se. Nel senso che non avrei mai più avuto l'opportunità di farmi pippe di qualsiasi genere perchè sarei crepato. La Williams è folle, completamente, totalmente, indiscutibilmente una fottutissima stronza fuori di testa. Ma la comprendo, posso capirla, voglio convincermene. E' una ragazzina cresciuta troppo in fretta alla quale qualcuno deve avere accollato responsabilità troppo grandi. Se di fondo sia una sadica stronza o una crocerossina prepara-panini post apocalittici non l'ho ancora capito ma la sua subdola spietatezza in fatto di premere il grilletto l'ho afferrata. Non è una con la quale ci si può permettere di scherzare o sconfinare in argomentazioni eccessive per la propria incerta morale. Non mi ha stecchito, avrebbe potuto. Il viaggio non è più proseguito verso Horyzon, ha deviato a Greenfield per portare me e l'altro in un posto segreto di cui non conosco l'ubicazione né la direzione: sono stato bendato; e non sono neppure sicuro di quanti passi distasse dall'area di attracco della nave perchè ho perso il conto strada facendo almeno un paio di volte. Ero poco concentrato con un buco in corpo e pioveva. Abbiamo camminato parecchio. Emile è un tipo silenzioso. JD è uno che volge il naso là dove spira il vento. Gli è convenuto farsi i cazzi suoi. E' il non continuare a farseli anche dopo che agonizzavo sul pavimento della stiva ad averlo reso uno dei soliti ipocriti. 
E' stato un mezzo compromesso a tenermi in vita.
Quella di chissà lei, per la mia, quando sarà, senza battere ciglio.
E nessuno saprà mai niente di quello che è successo a bordo. 
Neppure Opal.
Si è ricordata del "giorno". Mi ha preso un cane. 
Se non l'ho sognato dopo che mi ha farcito di capsule, credo abbia davvero detto di avermi preso un cane. 
O forse che ero un Cane. 
Sono confuso, ho voglia di dormire ancora un po'. 
Chiuderò gli occhi altri cinque, fottuti, minuti...  



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