10.11.12

REC. Audio 002

Così dovresti stare registrando, brutto figlio di...
In tutta la mia vita ho sempre cercato di ridurre al minimo l'uso di questi aggeggi della malora e adesso ci sto parlando.
E' patetico.
Ma... magari anche questo è parte del cambiamento, no?
Eddirei di si.
Cazzo si.
Parlare a un fottuto orologio col display per... per registrare una fottuta conversazione che...
Che non dovrebbe servire a niente se non a permettermi di esprimere le mie opinioni.
No?
Rivelarle.
Tenere di conto, a mente.
Facciamo un resoconto.
Alla maniera di Roy.
Roy me lo diceva: prendi appunti.
Ma appunti di che? per cosa? E come?
Appunti di vita, diceva.
Fanculo.
Roy, gli appunti e la vita.
No, non sono sbronzo. Non stasera.
Se fossi stato sbronzo col cazzo che avrei attivato questo... ques-questo aggeggio infernale.
Lo avrei disintegrato.
E poi il Capo me lo avrebbe detratto dallo stipendio.
Ho un fottuto lavoro su una fottuta scatola orbitante.
Alla fine ho fermato Pips, sono smontato da cavallo, ho messo i fottuti piedi a terra.
Avevo bisogno di una tregua.
Il bello è che la tregua è durata sei giorni, tre ore e quaranta minuti circa.
Il tempo di scavare un giaciglio lungo le rive dell'Hudson, sistemarmi il cappello sulla faccia, mettermi comodo per dormire e farmi beccare da un trio di cercatori d'oro.
Farmi puntare addosso due pistole e finire quasi ammazzato per un niente.
Sono così che se ne vanno i migliori: non per mano di un culo blu o per la guerra, neppure schiantandosi con una nave, no. Per un incidente di percorso del tutto fuori contesto.
Bé che non fossi il migliore è risaputo, sono ancora vivo.
Sono vivo, ho reincontrato la moretta del trio, le ho infilato la lingua in bocca, ho trovato un mezzo lavoro, come dicevo prima, e sembra che per una volta le cose vadano in un verso più o meno a pelo.
Piacevole.
Una carezza.
E ok, si, lo so, mi ero ripromesso di cambiare, ok, e ho cambiato, dai... adesso invece che contrabbandare per Tobias, pace all'anima sua, spaccio per la Williams. Una ragazzina viziata, acida, frigida e coi capelli rossi come se le avessi spaccato la testa. Prima o poi lo farò.
Se continua a trattarmi come un deficiente lo farò.
Lei lo ha già fatto con me spaccandomi un bicchiere in testa ma...
Cazzo, sono solo dettagli.
Fanculo.
Morale della favola?
La moretta si è squagliata, non l'ho più vista dal pomeriggio alla biblioteca.
No, non ero in biblioteca per leggere.
C'ero finito per sbaglio.
Casualità.
Dice che non c'è sfizio ad avere tutto e subito.
Non ce n'è neppure ad aspettare che si aprano le cateratte dei cieli e la figa cominci a piovere.
Direi proprio di no.

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